
Se la realtà ipotizzata dal colossal americano “The Matrix” avesse veramente colto una sfumatura della nostra realtà difficile da percepire, ma con la variante ancora più inquietante che il così tanto ricercato e acclamato “libero arbitrio” fosse anch’esso totalmente un’illusione?
La sensazione che per esempio si prova a volte quando si pensa “ma cosa sto facendo!?” mentre ci si comporta in un modo in cui nemmeno noi vorremmo comportarci, potrebbe essere la nostra volontà che si esprime con un pensiero introspettivo quando si accorge in parte della sua impotenza?
Per spiegare meglio questo concetto possiamo ricorrere ad un Esperimento di Pensiero:
1- si prende una persona che per un incidente ha perso la memoria ed è completamente paralizzata(compresi gli occhi e le palpebre, che rimangono fissi al centro ma possono vedere) e insensibile a stimoli tattili.
2- la si collega a delle macchine che siano in grado di comandare la respirazione, il battito del cuore, le palpebre e le sostanze che circolano nel sangue(ormoni ,glucosio,etc).
3- le si mette un casco che proietta immagini ad ogni singolo occhio riprese ognuna da una visuale diversa per simulare quella degli stessi(uguale altezza, movimento, effetto profondità per la visione binoculare,etc).
Dopo tutto questo procedimento abbiamo quindi creato una vita virtuale che la persona difficilmente potrebbe capire non essere veritiera. Probabilmente invece adotterà dei comportamenti che normalmente fanno parte della nostra vita quotidiana;alcuni esempi:
· quando si studia e, pur leggendo, la mente è impegnata in ben altre problematiche, si giustifica dicendo “ non avevo voglia di studiare e mi sono perso nei pensieri”.
· dopo aver fatto una scelta ci si domanda “perché ho preso questa decisione?” e non si trova risposta.
· quando si sa esattamente cosa bisognerebbe fare in una certa situazione e ci si ripete “fallo!fallo!fallo!” senza però assecondare la propria volontà, troviamo risposte del tipo “evidentemente non ne valeva la pena”, oppure diamo la colpa all’emotività, alla timidezza, alla stanchezza, alla pigrizia o cose del genere.
Se ci si pensa bene, X è consapevole del fatto che nessuno, anche credendo di trovarsi in questa situazione, potrà scoprire come stanno realmente le cose in quanto non ci è possibile uscire dalla nostra esperienza…
Ciao a tutti….ovviamente se esistete hihi ^__^