mercoledì, gennaio 04, 2006

Pezzo di prosa

La notte in cui un vecchio tacchino, errore mio!... un vecchio signore dalla lunga barba bianca viene "persuaso" da milioni di persone ad ESISTERE, viene aspettata con una trepidante attesa da sempre meno bambini nel mondo.NON so dirvi se sia un bene o un male;solitamente questo provoca nei cuori degli assetati fanciulli di tenerezza, un tipo di emozione che solo a quell'età ho provato, pardon! riescono a provare, ma puntualmente arriverà dalle labbra voluttuose di qualche bocca della verità, o dai meandri della nostra galassia intellettuale dopo l'esplosione di una lampadina supernova, la fatidica frase : "babbo natale non esiste!".
Soltanto chi avesse coltivato un muro di ghiaccio, barattando sensibilità per protezione, riuscirebbe ad ignorare il folgorante urlo di una favola soffocata!
Consiglio dello chef:per dargli un sapore indimenticabile BASTA aggiungere un pizzico di incredulità iniziale, lasciar cuocere PER qualche minuto ed infine servire caldo.
Insomma, sembra una tappa dalla quale prima o poi si dovrà passare, come il parco della vittoria nel monopoli, ma il problema sta nel fatto che solo quando inizieremo a giocare riusciremo a vedere se è presente tra le nostre carte.
Chissà se VIVERE con la consapevolezza di esserne i proprietari cambierebbe le cose...

13 commenti:

Platone (il falso) ha detto...

ehi sospiro! beh, inutile stare sempre li a ribadire le stesse cose... come disse il conte in moli rouge:
"in generale...mi piace..."
ma come sempre il conte disse:
"non mi piace questo finale!"
son quelle domande che mi fanno girare gli zebedei...ma te l'ho già detto, la lampadina supernova è fantastica... alcune espressioni belle, davvero belle... e poi la trovata dele parole maiuscole...davvero ingegnoso... beh, uomo, alla prossima

Anonimo ha detto...

"esistere non basta per vivere"...grande...verissimo sopratutto!

Jacko83 ha detto...

Premessa: parco della vittoria è per gli altri, per me c'è solo vicolo stretto.

Esiste tanta gente, pochi però sanno vivere esistendo.

Continuo a leggere, curioso del futuro.

Sospiro Mozzato ha detto...

Ciao jacko83, benvenuto nel mio blog!

Vedo un filo di pessimismo nelle tue parole...come mai?a cosa ti riferivi?

Caeliscalpium ha detto...

AH il buon vecchio Santa Claus!
Quanti ricordi, che calcio nel culo (ops scusate il francesismo)che mi ha dato quando il raziocigno si fece largo, come mosè nel mar rosso,tra le acque torbide della verità!
Ma in fondo sognare fa bene ad un bambino gli dà carica, gli da vitalità, svegliarsi fa solo parte della vita!
Viva babbo natale

Anonimo ha detto...

la caratteristica dell'infanzia è vedere il mondo avvolto da una specie di sortilegio,per cui tutto è magico,tutto è meraviglioso,come babbo natale,ma purtroppo,come babbo natale,è falso...quando si scopre questo si soffre,il disincanto è uno dei momenti più dolororosi perchè la tua vita,come la conoscevi,non esiste più.ma da tutto questo però nasce qualcosa di meraviglioso...cioè l'imparare ad apprezzare la verità:impari a vedere cose reali per cui se soffri lo fai per cose vere,come se gioisci lo fai per cose vere.c'è qualcosa di meglio che essere felici perchè la vita ti offre VERAMENTE qualcosa per cui esserlo?è più bello sapere che sono i tuoi genitori che ti comprano il regalo di natale perchè ti amano e vogliono vederti sempre sorridere,piuttosto che un vecchio lappone per cui tu sei come qualsiasi altro bambino.si sente che non ho più 5 anni eh?scusatemi,penso di essere stata un pò prolissa:-))!!

Sospiro Mozzato ha detto...

Sono d'accordo sia con te Alessia che con Caeliscalpium, anche se sono due idee sostianzialmente opposte... cerchero' più avanti di dare una risposta più seria dal punto di vista psicologico,non solo alla credenza di babbo natale nello specifico, ma a tutte quelle fantasie che dipingono la realtà in modo da farla apparire migliore(anche se non sempre).
Ve lo immaginate se alla laurea presento una ricerca su Babbo Natale??hahaha

Caeliscalpium ha detto...

Veramente non penso che alessia abbia scritto qualcosa che si contrappone ai miei pensieri, bensì che ne sia il naturale proseguo. Risvegliarsi appartiene al corso naturale delle cose. Come ogni scoperta può avere la doppia faccia del bene e del male. Ma ritengo che bisogni riservare le attenzioni piu particolari ai lati positivi. In questo caso la crescita che subiamo, alla scoperta che quella persona a cui si vuole tanto bene, sono i propri genitori e non babbo natale, per cui bisogna dargli del merito. Ci hanno regalato un sogno con il loro amore, e con il cuore hanno cercato, e cercano anche nel poi, di donarci sorrisi per il piacere di farlo.

Anonimo ha detto...

E' meglio una brutta verità che una bella bugia! (così almeno mi è stato detto da piccola quelle poche volte che ho mentito... male) Adesso credo che a volte la verità sembra brutta solo se la confrontiamo con la bugia. Non è brutta in assoluto. Solo meno bella della versione "ritoccata". E vale anche per le persone. Se qualcuno ha il coraggio di dirci come stanno veramente le cose va a finire che gli preferiamo l'amico che fa sembrare tutto rosa. (poi ci sono le eccezioni patologiche come me e la mia amichetta Alessia che esageriamo e per sicurezza non solo ci diciamo tutte le brutte verità ma anche qualche brutta bugia, non si sa mai... hai visto, Ale, oggi sto spendendo un capitale per farmi il giro di tutti i blog che mi hai suggerito)

Sospiro Mozzato ha detto...

Sono d'accordo cone te Caeliscalpium, pero' volevo vederlo in modo più generale, ovvero considerare babbo natale come una delle tante figure che esistono al mondo ma che non ne fanno parte.. da una visione agnostica quale è la mia si potrebbe annoverare tra queste anche Dio(lo scrivo in maiuscolo per non offendere chi ci crede) o il destino, la fortuna, etc..
Vorrei capire se hanno tutte una base comune e di conseguenza se la loro esistenza sia un sollievo o un aggravante nella vita di tutti noi.

P.S.
Benvenuta anna!!

Anonimo ha detto...

non so se sarai daccordo sospiro,ma credo che queste figure,quali che esse siano,hanno in comune la caratteristica di essere figli della nostra mente.e fino qui nulla di nuovo...il dato sconcertante e che noi esseri umani siamo le uniche creature sulla faccia della terra ad avere la capacità di diventare schiavi dei nostri stessi figli,fuori di metafora, delle nostre stesse idee.penso che ognuna di queste singole cose,al momento della loro nascita fossero buone,utili,aiutassero a vivere...ad un certo punto però l'uomo ne è rimasto succube,intrappolato in qualcosa che lui stesso a creato,senza saperne uscire,senza saper immaginare una vita diversa.è qui il problema,non nelle cose o nelle idee ,ma nella nostra tutta speciale capacità di ripiegare su noi stessi fino ad impazzire...ovviamente sono daccordo con la carissima anna,meglio la verità, anche se è quasi sempre la cosa più difficile...baci.

Platone (il falso) ha detto...

si...la verità...sarebbe sempre meglio dirla, chiara e tonda... e babbo natale non esiste, per chi ancora avesse dubbi! però la befana si, eh! comunque, la verità è tosta, cancella gli spettri delle nostre menti marce, ma spolvera tanti cheletri nell'armadio...soppesate le due cose, e giudicate cosa per voi è più importante...tutta la vita è un continuo confronto..per me delle volte vince la bugia, altre la verità...

Anonimo ha detto...

ci sono verità e verità...come ci sono bugie e bugie...regalare ai bambini un sogno come quello di Babbo Natale non credo sia un delitto, anzi...!
questo non fa di chi glielo fa credere dei bugiardi...ci sono tante altre bugie ben più gravi nelle nostre vite...